Commissione europea: Darzalex approvato nei pazienti con mieloma multiplo già sottoposti ad almeno una precedente terapia
La Commissione europea ha concesso l'approvazione per l'utilizzo di Darzalex ( Daratumumab ) in combinazione con Lenalidomide e Desametasone, o Bortezomib ( Velcade ) e Desametasone, per il trattamento dei pazienti adulti affetti da mieloma multiplo già sottoposti ad almeno una precedente terapia.
La decisione si basa sui dati dello studio clinico di fase 3 POLLUX, presentato nel corso di ASCO 2016 e pubblicato sul New England Journal of Medicine ad agosto 2016; e sullo studio clinico di fase 3 CASTOR, presentato nel corso di EHA 2016 e pubblicato sul New England Journal of Medicine ad ottobre 2016.
L'aggiunta di Daratumumab ha significativamente ridotto il rischio di progressione della malattia o decesso, del 63% nello studio clinico POLLUX e del 61% nello studio clinico CASTOR, in combinazione con regimi terapeutici standard ( p inferiore a 0.001 in entrambi gli studi ).
Il profilo di sicurezza di Daratumumab in combinazione con i regimi terapeutici standard era coerente con i dati degli studi su Daratumumab in monoterapia e con i dati sui regimi terapeutici standard.
In combinazione con Lenalidomide e Desamethasone ( POLLUX ), gli eventi avversi più comuni di grado 3 o 4 verificatisi nel corso del trattamento sono stati neutropenia ( 51.9% ), trombocitopenia ( 12.7% ) e anemia ( 12.4% ).
Reazioni correlate all'infusione associate a Daratumumab si sono verificate nel 47.7% dei pazienti ed erano per lo più di grado 1 o 2.
In combinazione con Bortezomib e Desametasone ( CASTOR ), tre degli eventi avversi di grado 3-4 più comuni sono stati trombocitopenia ( 45.3% ), anemia ( 14.4% ) e neutropenia ( 12.8% ).
Le reazioni correlate all'infusione associate a Daratumumab sono state riferite nel 45.3% dei pazienti, ed erano per lo più di grado 1 o 2 ( grado 3 nell 8.6% dei pazienti ) e nel 98.2% di questi pazienti si sono verificate nel corso della prima infusione.
Daratumumab è un biologico che ha come target CD38, una proteina di superficie con espressione elevata in diverse cellule di mieloma, indipendentemente dalla fase della malattia.
Daratumumab provoca la rapida morte delle cellule tramite apoptosi ( morte cellulare programmata ) e meccanismi d'azione immunomediati, inclusa la citotossicità complemento-dipendente ( CDC ), la citotossicità cellulare anticorpo-dipendente ( ADCC ) e la fagocitosi cellulare anticorpo-dipendente ( ADCP ).
Daratumumab ha dimostrato inoltre effetti immunomodulanti che contribuiscono alla morte cellulare del tumore grazie all'aumento delle cellule immunosoppressive come le cellule T-reg, B-reg e le cellule soppressive di derivazione mieloide.
Il mieloma multiplo è un tumore ematologico incurabile che ha origine nel midollo osseo ed è caratterizzato da una eccessiva proliferazione delle plasmacellule; ed è la seconda forma più comune di tumore del sangue, con circa 39.000 nuovi casi registrati in tutto il mondo nel 2012.
Il mieloma multiplo colpisce più comunemente le persone oltre i 65 anni ed è più diffuso tra gli uomini che tra le donne.
Secondo i dati più recenti sul tasso di sopravvivenza a 5 anni per il periodo 2000-2007, in tutta Europa fino alla metà dei pazienti di recente diagnosi non sopravvive a 5 anni.
Quasi il 29% dei pazienti affetti da mieloma multiplo muore entro un anno dalla diagnosi.
Anche se il trattamento può portare alla remissione della malattia, i pazienti rimangono ad alto rischio di ricadute perché attualmente non esiste una cura.
In alcuni casi il mieloma multiplo è totalmente asintomatico, tuttavia, la maggior parte dei pazienti viene diagnosticata a causa di sintomi quali problemi alle ossa, emocromo basso, ipercalcemia, insufficienza renale o infezioni.
I pazienti che recidivano dopo il trattamento con le terapie standard, come inibitore del proteasoma e agenti immunomodulanti, hanno prognosi infausta e poche opzioni di trattamento disponibili. ( Xagena2017 )
Fonte: Janssen, 2017
Emo2017 Onco2017 Farma2017
Indietro
Altri articoli
Crenigacestat, un inibitore della gamma-secretasi, in combinazione con l'immunoterapia con CAR-T diretta all'antigene BCMA nel mieloma multiplo recidivante o refrattario
Gli inibitori della gamma-secretasi ( GSI ) aumentano la densità dell'antigene di maturazione delle cellule B ( BCMA ) sulle...
Ciltacabtagene autoleucel, una terapia con cellule CAR-T anti-BCMA, per il mieloma multiplo recidivato / refrattario: studio CARTITUDE-1
CARTITUDE-1, uno studio di fase Ib/II che ha valutato la sicurezza e l'efficacia di Ciltacabtagene autoleucel ( Cilta-cel; Carvykti )...
Ciltacabtagene autoleucel, una terapia CAR-T diretta contro BCMA, nei pazienti con mieloma multiplo recidivato / refrattario: studio CARTIFAN-1
CARTIFAN-1 ha valutato l'efficacia e la sicurezza di Ciltacabtagene autoleucel ( Cilta-cel; Carvykti ), una terapia con cellule CAR-T mirata...
Identità clonali distinte di leucemia linfoblastica acuta a cellule B derivanti dalla terapia con Lenalidomide per il mieloma multiplo
I pazienti con mieloma multiplo ( MM ) trattati con Lenalidomide ( Revlimid ) raramente sviluppano una leucemia linfoblastica acuta...
Esiti dei pazienti con mieloma multiplo primario refrattario nell'era della terapia di induzione tripletta e quadrupletta
I pazienti con mieloma multiplo ( MM ) che non rispondono alla terapia iniziale hanno esiti peggiori rispetto ai pazienti...
Interventi ed esiti dei pazienti con mieloma multiplo sottoposti a terapia di salvataggio dopo terapia CAR-T mirata a BCMA
La terapia con cellule T del recettore chimerico dell'antigene ( CAR-T ) mirata all'antigene di maturazione delle cellule B (...
CYAD-01, una terapia con cellule CAR-T autologhe basate su NKG2D, nella leucemia mieloide acuta recidivante o refrattaria e nelle sindromi mielodisplastiche o nel mieloma multiplo: studio THINK
CYAD-01 è una terapia CAR-T basata sul recettore natural killer ( NK ) gruppo 2D ( NKG2D ), che lega...
Infusione iniziale frazionata e dose di richiamo di ARI0002h, una terapia umanizzata con cellule CAR-T mirata all’antigene BCMA, per pazienti con mieloma multiplo recidivante o refrattario: studio CARTBCMA-HCB-01
La terapia con cellule T con recettore chimerico dell'antigene ( CAR-T ) è un'opzione promettente per i pazienti con mieloma...
Efficacia e sicurezza di Belantamab mafodotin in monoterapia rispetto a Pomalidomide più Desametasone a basso dosaggio nei pazienti con mieloma multiplo recidivante o refrattario: studio DREAMM-3
Il mieloma multiplo rimane incurabile e i pazienti pesantemente pretrattati con recidive o malattia refrattaria hanno poche buone opzioni terapeutiche. Belantamab...
Talvey a base di Talquetamab, una terapia bispecifica GPRC5DxCD3 per il trattamento dei pazienti con mieloma multiplo recidivante e refrattario. Approvazione della Commissione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha concesso l'autorizzazione condizionata all'immissione in commercio ( CMA ) di Talvey (...